Home Padre Annibale I Rogazionisti a Oria Profili Credits e Contatti

 

 

 

Mélanie Calvat (1831 – 1904)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Insieme a Maximin Giraud fu la veggente de La Salette. In un momento particolarmente difficile per la congregazione femminile, fu chiamata da Padre Annibale ad assumerne la direzione 

 

Nacque a Corps (Grenoble, Francia) il 7 Novembre 1831, quarta dei dieci figli della povera famiglia di un boscaiolo. Messa a servizio presso i contadini dei dintorni, il 19 Settembre 1846,  mentre era impegnata al pascolo nei pressi della frazione de La Salette, insieme a Maximin Giraud (1835 -1875), divenne la protagonista della prima delle grandi apparizioni mariane a cavallo tra il XIX e il XX sec., Lourdes (1858) e Fatima (1917). Ai due ragazzi apparve una donna seduta, con la testa fra le mani, i gomiti sulle ginocchia, in atteggiamento di profonda mestizia. Vestiva come le donne della regione e aveva al collo aveva una catenina con un crocifisso ai cui lati v’erano i simboli della passione di Gesù, le tenaglie e il martello. La “Bella Signora” - come la chiameranno i due ragazzi - trasmise loro un lungo messaggio da diffondere. Mélanie e Maximin raccontarono dell’accaduto al parroco e da quel giorno l’intera comunità fu sconvolta. Fin da subito si credette che la “Bella Signora” de “La Salette” fosse la Beata Vergine, apparsa in quel sabato pomeriggio del 19 Settembre 1846, in cui si iniziava l’Ufficio liturgico della festa della Madonna Addolorata, che allora veniva celebrata la terza domenica di Settembre. Cominciarono pellegrinaggi al luogo dell’apparizione - dove scaturì una fonte d’acqua che cominciò ad operare prodigi - e commissioni di teologi ed ecclesiastici, ne esaminarono il messaggio che, nel 1851, fu approvato nella sua veridicità dal vescovo di Grenoble, Mons. Philibert de Bruillard. Ciò spianò la strada alla diffusione in Francia e all’Estero della devozione alla Madonna de La Salette. L’anno successivo il Vescovo volle istituire la congregazione dei Missionari di Nostra Signora de La Salette e sul posto dell’apparizione diede il via alla costruzione di un santuario dedicato alla Vergine ‘Riconciliatrice dei peccatori’ che nel 1879 fu elevato al rango di Basilica.

 

Da questo momento per Mélanie Calvat iniziò un percorso fatto di sofferenze e incomprensioni che si estenderà per tutta la sua vita. Trascorse quattro anni presso le Suore della Provvidenza a Corps ma fu lo stesso nuovo vescovo di Grenoble, Mons. Jacques Achille Marie Ginoulhiac, a rifiutarsi di ammetterla ai voti religiosi. Per sfuggire a Napoleone III, da lei accusato di cesaropapismo, ed al clero francese divenutole in larga parte ostile, Mélanie cominciò il suo esodo per l’Europa, spostandosi dall’Inghilterra alla Francia e alla Grecia fino ad approdare in Italia, a Castellammare di Stabia (Napoli). Qui vi trascorse diciassette anni avvalendosi della direzione spirituale dell’abate Luigi Salvatore Zola (1822 - 1898) dei Canonici Regolari Lateranensi. Dopo che questi fu nominato Arcivescovo di Lecce, nel 1892 lo seguì trasferendosi a Galatina (Lecce).

 

E nella cittadina del Salento, l’8 ed il 9 Agosto 1897, incontrò Padre Annibale. Di lei gli avevano parlato il Canonico Vincenzo De Angelis di Oria, confessore di Maria Palma Matarrelli dalla quale anche Mélanie si era recata in segreto, ed il palermitano beato Giacomo Gusmano. Il Padre l’aveva cercata con insistenza per chiederle di assumere la direzione del ramo femminile dell’Opera minacciato di soppressione a causa di una serie di spiacevoli inconvenienti e di torbidi intrighi. La Calvat, considerata la gravità delle circostanze, accettò l’invito ed il 14 Settembre 1897 si recò a Messina e prese in mano con decisione le redini della delicata situazione. Padre Annibale invita tutti a seguire le sue direttive: “Coraggio, la Superiora è una santa, essa parla con la Madonna: quindi siate contente di ubbidirle”. Ma è Mélanie a sottolineare la divergenza dei “sistemi educativi”: “…il Padre dovrebbe essere la Madre e la Madre il Padre!”. Comunque con il suo apporto di spiritualità e carisma vennero superate le difficoltà contingenti e, come una ventata, la sua presenza ripulì l'ambiente da beghe e scontenti. E questo bastò a rassicurare l'autorità ecclesiastica. Passato poco più di un anno Mélanie lasciò Messina rassicurando il Padre: «Je suis de vòtre Congrégation». Per ringraziare la Vergine Maria della presenza di Mélanie e nell’intento di trattenerla ancora a Messina, Padre Annibale il 2 Agosto 1898 si recò in pellegrinaggio a La Salette. Quell’anno di benedizione fu considerato l’effettivo inizio dell’opera femminile grazie alle preghiere ed all’azione di Mélanie che il Padre volle annoverare a ragione quale confondatrice del suo Istituto.

 

Dopo essere stata ancora in Francia e l'Italia, 16 Giugno 1904, la Calvat si ritirò in incognito ad Altamura (Bari) dove morì il 14 Dicembre 1904.

Nel 1918 Padre Annibale aprì una Casa delle Figlie del Divino Zelo ad Altamura e subito si adoperò affinché i resti mortali della veggente de La Salette, potessero essere traslati nella chiesa dell’Istituto, cosa che avvenne il 19 Settembre dello stesso anno. Tentò infine anche di far aprire – ma invano – il processo diocesano per il riconoscimento delle sue virtù. “Nei miei istituti, affermava il Padre, la memoria di Melania è santa e non smettiamo di ringraziare la bontà divina che, con un mezzo ammirabile, ce l’ha data per un anno e che ce la ha lasciata in seguito per protettrice. Melania è una creatura nella quale l’Altissimo profuse singolarissime grazie, una creatura il cui nome risuonò in tutto il mondo, prediletta da Dio, ammirata dagli uomini. La Santa Chiesa la porrà sugli altari, circondata della luminosa aureola dei santi!”.

 

 

Il “messaggio” e i “segreti” de La Salette

 

Bisogna distinguere i contenuti del “messaggio” e dei “segreti” del La Salette.

Il messaggio che Maria affidò ai due ragazzi mentre si doleva con essi dei peccati dell’umanità richiamava gli uomini alla conversione, al rispetto del giorno festivo dedicato a Dio, alla condanna della bestemmia. È un invito alla penitenza per alleviare le calamità naturali,  per sfuggire ai castighi divini ma anche a diffondere il Vangelo della misericordia e della riconciliazione in tutto il mondo.

Invece i “segreti” affidati ai due veggenti erano così divisi: quello a Melania consisteva nell’annuncio di grandi calamità per la Francia e per l’Europa, con riferimento all’anticristo e alla rovina di Parigi e una dura reprimenda contro le persone consacrate ma infedeli; quello affidato a Maximin Giraud annunciava la misericordia e la speranza.

Nel mese di Luglio 1851, su richiesta dell’autorità ecclesiastica, Mélanie e Maximin trascrissero il loro segreto, che fu consegnato a papa Pio IX.

Purtroppo Melania proseguirà con le sue divagazioni profetiche, orchestrate più tardi dal talento di Léon Bloy (1846 - 1917), scrittore francese animato nelle sue opere da fervore profetico e mistico fanatismo, che diede così inizio ad una corrente detta ‘melanista’, rifacendosi a La Salette ma sulle basi incontrollabili delle successive affermazioni di Mélanie Calvat.

Padre Annibale aveva seguito appassionatamente tutta la vicenda e il dibattito che ne era scaturito e i cui strascichi polemici non accennavano a scomparire. Pur essendo tra i più fervidi propugnatori della devozione alla Madonna della Salette, non poteva tollerare che si scavalcasse l'autorità della Chiesa.

A questo proposito è significativa la lettera che indirizzò a Leon Bloy - autore di un libro intitolato Celle qui pleure, dove non mancavano aspre rampogne contro l'atteggiamento troppo prudente e diffidente fino all'ostilità dei Vescovi francesi -, in cui lo supplicava: «Ritirate tutte le copie del vostro libro, e mandatele a me, e purché siano tutte, io le comprerò e le distruggerò...».

Intanto il suo “segreto”, reso noto per intero nel 1958, con il suo linguaggio profetico, i rimproveri addolorati e il patetico appello al clero, gli annunci di castighi della giustizia divina, furono giudicati abbastanza duri e la collera di gran parte dell’episcopato francese raggiunse toni inauditi. Mélanie fu reputata esaltata, pazza, visionaria ed il segreto parto della sua mente squilibrata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La riproduzione dell'apparizione de La Salette di cui Mélanie afferma essere la più esatta e conforme alla visione. Il quadro contenente tale immagine si trova nello studio di Padre Annibale a Oria.

 

 

 

Annales des Croisés de Marie

 

L'imprudenza di Mélanie, presa dal fervore di diffondere scritti apocalittici suoi e di tanti suoi ammiratori, specialmente francesi (fra cui Leon Bloy), portarono alla condanna dell'opuscolo “Le grand coup avec sa date probable. Ètude sur le secret de La Salette” da parte del S. Uffizio (1915 e 1922). Pio X mandò severi ammonimenti al prete Don Ernest Rigaud, direttore del periodico Annales des Croisés de Marie, che pubblicava a tutto spiano presunti scritti apocalittici di Mélanie (1911), minacciando sanzioni più gravi. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servo di Dio Mons. Salvatore Luigi Zola (Pozzuoli, 12 Aprile 1822 - Cavallino, 27 Aprile 1898).

 

Sarà uno dei primi e più convinti sostenitori di Mélanie Calvat, nell'affermare la veridicità dell'apparizione mariana di La Salette. Nel 1879 concesse l’imprimatur alla pubblicazione curata dalla stessa Mélanie Calvat del racconto dell’apparizione de La Salette e del suo “segreto”.

 

 

 

Elogio funebre di Mélanie Calvat

 

Nel primo anniversario della morte di Mélanie, il 14 Dicembre del 1905, nella cattedrale di Altamura Padre Annibale, giunto da Messina con Madre Nazarena Majone, superiora generale, Padre Palma e due suore, alla presenza di Mons. Cecchini, Vescovo di Altamura, del clero e molta gente, tenne l’elogio funebre che avrà risonanza nella storia della Chiesa ed anche presso la Santa Sede.

 

 

 

 

 

Home ] Padre Annibale ] I Rogazionisti a Oria ] Profili ] Credits e Contatti ] [ Privacy ]

Inviare a oria@rcj.org un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web.
Ultimo aggiornamento: 27-05-17